venerdì 31 ottobre 2014

(IN)Stabilità – Prima puntata, vorrei vivere in Calabria

Se rinasco voglio nascere calabrese. Ci sono molti buoni motivi per voler nascere in Calabria.
Il primo è che è una terra bellissima, così selvaggia eppure così a portata di mano. Stretta fra 2 mari, con spiagge incantevoli e acque di un azzurro profondo, è l’ideale per conciliare tintarella e percorsi sterrati a cavallo di una moto. Il secondo è che amo i cibi grassi e piccanti e la ‘nduja è stata oramai eletta a mitologia. Il terzo è che in questo modo per raggiungerla non sarei costretto a percorrere i 460 chilometri della Salerno-Reggio Calabria. Certo ora per 2/3 l’autostrada è più che percorribile (è stato addirittura installato il controllo di velocità con il sistema Vergilius) ma negli anni passati per uscirne indenne bisognava aver fatto ore e ore di pratica sulla playstation.

Ma il principale motivo per cui vorrei essere calabrese è che amo i boschi e le lunghe passeggiate fra la natura e la Calabria è l’unico posto al mondo dove questo hobby viene retribuito con i soldi pubblici.
Vi immaginate la soddisfazione di andar per boschi e radure, in mezzo al fascino della macchia mediterranea o a cercar gustosi funghi con cui fare meravigliosi sughi ed essere contemporaneamente pagati?

martedì 28 ottobre 2014

CONTROCORRENDO

Il declino dell’Italia ha origini lontane ma è il presente ignorante e pasticciato di questi tempi che ne decreta l’ineluttabilità. In un momento in cui tutto sembra andare contro logica non resta che provare a correre contro per avere l’illusione che qualcosa possa cambiare. Questo blog nasce per commentare, analizzare, criticare la politica ma anche per dare sfogo a quel sentimento di fastidio di fronte all'immondizia del quotidiano.
Proverò a fare tutto questo anche ospitando il pensiero altrui perché ad una sola cosa non sono in grado di rinunciare: la libertà di pensiero.

Argomenti non mancheranno, a cominciare da quelli di politica economica, perché tutti i giorni lo spettacolo offerto dai palazzi romani sono spunto di riflessione. Non ho l’illusione di poter cambiare qualcosa, ma penso che una voce critica sia necessaria; almeno per sentirsi ancora vivi.

Cosa serve all'Italia.